Come usare il condizionatore in inverno per scaldare casa?

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Come usare il condizionatore in inverno per scaldare casa?

Freddo e umidità in arrivo? Ecco come usare il condizionatore in inverno

Come usare il condizionatore in inverno? Per rispondere a questa domanda è necessario affrontare l’argomento da due punti di vista, connessi tra loro.

Infatti, non soltanto dovrai capire qual è la temperatura più adatta per conciliare comfort domestico e consumi, ma anche conoscere e rispettare le normative previste dalla legge nel nostro Paese.

Cerchiamo quindi di chiarire come impostare la temperatura del condizionatore, in modo che permetta anche di risparmiare sui consumi.

Quali sono le temperature corrette per usare il condizionatore in inverno?

Per impostare correttamente la temperatura del condizionatore in inverno, dovrai rispettare il

Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, che prevede oggi la riduzione di 1 grado rispetto a quanto previsto dal decreto legge attualmente in vigore (DPR n.74/2013). Queste normative stabiliscono due valori di massima, in base alla classe degli edifici:

  • 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici rientranti nella categoria E.8, ovvero adibiti ad attività industriale, artigianale e/o assimilabile;
  • 19°C + 2°C di tolleranza per gli edifici rientranti nelle categorie diverse da E.8, ovvero tutte le altre tipologie, comprese le residenze domestiche.

Riassumendo, è consigliabile mantenere una temperatura massima di 20 gradi centigradi in inverno; tuttavia è possibile arrivare fino a 23-24 gradi centigradi nelle giornate particolarmente fredde o per riscaldare ambienti di grandi dimensioni.

Inoltre, bisogna considerare l’isolamento termico della casa, il numero di persone presenti nell’ambiente e le proprie esigenze personali; ad ogni modo, per risparmiare energia elettrica, è opportuno non esagerare con la temperatura dell’aria calda del condizionatore

Condizionatore in inverno: ecco gli orari e i limiti di accensione

Adesso che hai capito quale range di temperature adottare in casa per migliorare il comfort, devi sapere che sei tenuto a rispettare i periodi di accensione del riscaldamento.

Questi variano a seconda della zona climatica di residenza, stabilita sempre dalla stessa normativa.

La suddivisione in 6 zone climatiche prevista dal DPR n.74 del 2013 usa i gradi giorno (GG) come parametro di riferimento. Si tratta di un valore che indica il fabbisogno termico necessario per mantenere un clima confortevole nell’abitazione.

Si possono così definire 6 zone climatiche:

  • Zona A: comuni che presentano un numero di gradi-giorno non superiore a 600;
  • Zona B: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 600 e non superiore a 900;
  • Zona C: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 900 e non superiore a 1.400;
  • Zona D: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 1.400 e non superiore a 2.100;
  • Zona E: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 2.100 e non superiore a 3.000;
  • Zona F: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 3.000.

Ma c’è anche un massimo di ore giornaliere consentite per l’accensione del riscaldamento, sempre in funzione della zona climatica:

  • Zona Climatica A: rimarranno accesi dall’8 dicembre al 7 marzo per 5 ore al giorno;
  • Zona Climatica B: rimarranno accesi dall’8 dicembre al 23 marzo per 7 ore al giorno;
  • Zona Climatica C: rimarranno accesi dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore al giorno;
  • Zona Climatica D: rimarranno accesi dal 8 novembre al 7 aprile per 11 ore al giorno;
  • Zona Climatica E: rimarranno accesi dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno;
  • Zona Climatica F: non è prevista alcuna limitazione.

Adesso che hai capito come usare il condizionatore in inverno e quali limiti rispettare per il riscaldamento, è arrivato il momento di spiegarti i vantaggi rispetto al riscaldamento a gas.

Perché conviene usare il climatizzatore per il riscaldamento invernale?

Chi intende sfruttare l’aria condizionata anche d’inverno dovrà puntare sull’acquisto di un condizionatore a pompa di calore, che consente di riscaldare l’ambiente domestico anche durante i periodi più freddi.

Ma qual è la differenza tra un climatizzatore tradizionale e un climatizzatore a pompa di calore? Molto semplice: nel primo caso parliamo di un apparecchio che avvia un processo di raffreddamento dell’aria; nel secondo invece di un apparecchio dotato di pompa di calore che consente di riscaldarla.

Tra le funzioni di quest’ultimo vi è quella di modulare l’umidità degli ambienti, migliorare la portata d’aria e avviare una pulizia della stessa attraverso un raffinato sistema di filtraggio.

Inoltre, il condizionatore rappresenta un sistema riscaldante molto più veloce rispetto agli impianti a gas perché mediamente servono circa 15 minuti per ottenere i benefici del tepore e avere la giusta temperatura nella stanza. Considera che i termosifoni possono impiegare anche 5 o 6 ore per raggiungere la temperatura ottimale, cosa che non avviene con un condizionatore.

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