Conto Termico: Guida Completa e Funzionamento

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Conto Termico: Guida Completa e Funzionamento

Il Conto Termico è un incentivo fiscale introdotto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Questo strumento offre contributi economici per interventi di riqualificazione energetica degli edifici e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il Conto Termico 2.0, una versione aggiornata e migliorata del precedente, mira a semplificare le procedure e ad ampliare la gamma di interventi ammissibili.

I principali obiettivi del Conto Termico sono ridurre il consumo di energia primaria, migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e incentivare l’uso di tecnologie sostenibili. Sono previsti contributi per interventi come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, l’installazione di pompe di calore, caldaie a biomassa, soluzioni solari termiche e molto altro. Questi incentivi sono rivolti sia ai privati che alle amministrazioni pubbliche.

Per accedere al Conto Termico, è necessario presentare una pratica tramite il portale termico GSE, fornendo la documentazione richiesta che attesti gli interventi effettuati e i risultati ottenuti in termini di efficienza energetica. Una volta approvata la domanda, si riceverà il contributo economico direttamente sul proprio conto bancario. Grazie a queste agevolazioni, il Conto Termico rappresenta una valida opportunità per ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale.

Come funziona il Conto Termico 2.0 e chi può richiederlo?

I soggetti che possono accedere al meccanismo del Conto Termico 2.0 sono:

  • Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le Cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Inoltre, possono accedere anche le Società a patrimonio interamente pubblico e le Società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
  • Privati, ovvero Persone fisiche, Condomini e Imprese (soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario).

L’accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente dai soggetti ammessi o tramite una ESCO. Le Pubbliche Amministrazioni possono accedere attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestazione energetica, mentre i soggetti privati possono utilizzare un contratto di servizio energia come previsto dal D.Lgs. 115/2008.

Conto Termico 2024 per le Pubbliche Amministrazioni: Interventi Agevolati

Gli interventi di tipo 1 previsti dall’art. 4, comma 1, sono destinati esclusivamente alle Pubbliche Amministrazioni e mirano a incrementare l’efficienza energetica in edifici esistenti o parti di essi. Questi interventi includono:

  • Isolamento termico di superfici opache che delimitano il volume climatizzato.
  • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi che delimitano il volume climatizzato.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione.
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti, sia fissi che mobili.
  • Trasformazione in edifici a energia quasi zero.
  • Sostituzione di sistemi di illuminazione di interni ed esterni con soluzioni efficienti.
  • Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici, inclusi sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Questi interventi, agevolati tramite il Conto Termico 2024, rappresentano un’opportunità significativa per le Pubbliche Amministrazioni di migliorare le prestazioni energetiche dei propri edifici e contribuire alla sostenibilità ambientale.

Conto Termico 2024 per Privati: Interventi Agevolati

Il Conto Termico 2024 offre incentivi per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici esistenti o singole unità immobiliari dotate di un impianto di riscaldamento. Questi interventi di piccole dimensioni, previsti dall’art. 4, comma 2, comprendono:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche, con potenza termica utile nominale fino a 2000 kW.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa, come stufe, termo-camini o caldaie, con potenza termica nominale fino a 2000 kWt.
  • Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, con superficie solare lorda fino a 2500 m².
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

I costi massimi ammissibili per il Conto Termico 2.0 sono determinati in base alla producibilità stimata dell’intervento, con un contributo massimo del 65%, a seconda delle caratteristiche dell’impianto. Per le caldaie, pompe di calore, collettori solari e altri apparecchi inclusi nel Catalogo degli apparecchi domestici del GSE, la procedura di accesso è semplificata, poiché i requisiti tecnici sono stati preventivamente verificati dal GSE.

Conto Termico 2.0: Incentivi per APE e Diagnosi Energetica

Il Conto Termico 2.0 offre incentivi che variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta, a seconda delle specifiche dell’intervento:

  • Fino al 65% per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero.
  • Fino al 40% per interventi di isolamento di pareti e coperture, sostituzione di chiusure finestrate con soluzioni più efficienti, installazione di schermature solari, sostituzione di corpi illuminanti, installazione di tecnologie di building automation e sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione.
  • Fino al 50% per l’isolamento termico nelle zone climatiche E/F.
  • Fino al 55% per isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati a impianti come caldaie a condensazione, pompe di calore o solare termico.
  • Fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.

Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi non statali e copre anche il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le Pubbliche Amministrazioni e le ESCo che operano per loro conto. Per i soggetti privati e le cooperative di abitanti e sociali, il finanziamento è del 50%.

Questi incentivi rappresentano una grande opportunità per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e promuovere la sostenibilità ambientale.

Calcolo dell’Incentivo in Conto Termico

Il calcolo degli incentivi nel Conto Termico 2.0 segue le modalità previste dall’allegato 1 del D.M. 16 febbraio 2016. Ogni tipologia di intervento ha specifiche modalità di calcolo per determinare l’ammontare dell’incentivo totale e del massimo erogabile dal GSE.

Gli incentivi sono regolati da contratti di diritto privato tra il GSE e il Soggetto Responsabile. Il pagamento degli incentivi avviene tramite rate annuali costanti della durata compresa tra 2 e 5 anni, in base alla tipologia e dimensione dell’intervento. Se l’importo del beneficio riconosciuto non supera i 5.000 euro, l’incentivo può essere corrisposto in un’unica soluzione.

Questo sistema garantisce trasparenza e chiarezza nel calcolo degli incentivi, promuovendo interventi di efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili.

Come Richiedere gli Incentivi del Conto Termico 2.0

La richiesta di incentivo deve essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori, pena la decadenza del diritto all’incentivo. I pagamenti non possono essere datati più indietro di 90 giorni dalla data di presentazione della domanda. Tutti i soggetti ammissibili possono fare richiesta di incentivo al GSE, direttamente o tramite un tecnico delegato. Se gli interventi sono stati realizzati tramite un contratto di prestazione energetica (EPC), sarà la ESCo titolare del contratto a richiedere l’incentivo.

La richiesta deve essere effettuata tramite il PortalTermico, l’applicativo informatico gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Attraverso questo portale, i soggetti compilano e inviano la documentazione necessaria per l’ammissione all’incentivo.

L’accesso agli incentivi può avvenire in due modalità:

  1. Accesso diretto: Dopo la conclusione degli interventi, il Soggetto Responsabile trasmette al GSE una specifica istanza di concessione degli incentivi tramite il PortalTermico, seguendo il modello indicato nell’Allegato 2 delle Regole Applicative.
  2. Prenotazione: Le Pubbliche Amministrazioni e le ESCo che operano per conto delle PA, esclusi le Cooperative di Abitanti e le Cooperative Sociali, possono presentare una domanda di prenotazione dell’incentivo. Questo avviene attraverso una scheda domanda a preventivo, seguendo il modello nell’Allegato 2 delle Regole Applicative, in presenza di una Diagnosi Energetica, un atto amministrativo che attesti l’impegno a realizzare interventi, o un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e una ESCo.

La prenotazione dell’incentivo deve essere accettata dal GSE, che impegnerà la somma corrispondente. Gli importi dell’incentivo saranno erogati entro 30 giorni successivi al bimestre della sottoscrizione della scheda-contratto. In caso di accesso tramite prenotazione, la rata di acconto è erogata entro 60 giorni dalla comunicazione dell’avvio dei lavori.

Contatore Conto Termico 2024

Il Contatore del Conto Termico è uno strumento essenziale per monitorare i dati relativi agli incentivi riconosciuti tramite il Conto Termico 2.0. Per l’anno 2024, secondo le informazioni disponibili al 1° aprile, il contatore stima un impegno di spesa complessivo di 356 milioni di euro, suddivisi in 121 milioni per interventi dei privati e 235 milioni per interventi della Pubblica Amministrazione, dei quali 77 milioni tramite prenotazione.

Gli importi impegnati rispettano i limiti di spesa annui previsti dalla normativa, che sono pari a 500 milioni di euro per i privati e 400 milioni di euro per la PA. Questo strumento consente una gestione trasparente e efficiente degli incentivi, promuovendo interventi di efficienza energetica e sostenibilità sia per i privati che per le amministrazioni pubbliche.

Immagine che evidenza un esempio di contatore conto termico

Conto Termico 3.0: Consultazione Pubblica Aperta

Il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha avviato la prima consultazione pubblica sul Conto Termico 3.0, presentando lo schema del Decreto Ministeriale che aggiorna il meccanismo incentivante per le energie rinnovabili. Questo aggiornamento include le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), l’autoconsumo collettivo e gli enti del terzo settore.

Tra gli interventi incentivabili figurano l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. L’iniziativa mira a promuovere interventi che aumentino l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, con un focus sugli impianti di piccole dimensioni.

“La revisione si inserisce in un contesto normativo complesso e in evoluzione, che tiene conto di diversi fattori quali gli obiettivi di miglioramento della qualità dell’aria, la necessità di adeguare il meccanismo nel settore non residenziale, l’espansione degli interventi ammissibili, l’aggiornamento delle politiche di efficienza energetica e la promozione delle fonti rinnovabili,” dichiara il viceministro Vannia Gava.

La consultazione pubblica resterà aperta fino a venerdì 10 maggio 2024. Durante questo periodo, le parti interessate possono inviare osservazioni all’indirizzo di posta elettronica indicato, utilizzando il modulo allegato e specificando nell’oggetto dell’email “Consultazione D.M. Conto Termico”.

Conto Termico 3.0: Aumento degli Interventi Incentivabili

Il decreto del Conto Termico 3.0 amplia la gamma degli interventi incentivabili per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari dotate di impianto di climatizzazione. Gli interventi incentivati includono:

  • Isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato.
  • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato.
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
  • Trasformazione degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero.
  • Sostituzione di sistemi di illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione.
  • Installazione di tecnologie di building automation per la gestione e il controllo automatico degli impianti termici ed elettrici, inclusa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
  • Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, anche aperte al pubblico, presso l’edificio e le relative pertinenze, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche.
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche.

Gli interventi incentivabili di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza includono:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con sistemi di contabilizzazione del calore per impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore, con sistemi di contabilizzazione del calore per impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con generatori di calore alimentati da biomassa, inclusi i sistemi ibridi a pompa di calore, con sistemi di contabilizzazione del calore per impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW.
  • Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento.
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
  • Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento alimentati da fonti rinnovabili, anche se contestualmente funzionali alla climatizzazione estiva.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili.

Questo ampliamento delle misure incentivabili mira a promuovere ulteriormente l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili, aumentando le opportunità di intervento per privati e pubbliche amministrazioni.