Cos’è il controllo dei fumi della caldaia: parola all’esperto

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Cos’è il controllo dei fumi della caldaia: parola all’esperto

Perché si esegue il controllo dei fumi della caldaia?

Gli impianti termici devono essere sottoposti a controlli periodici. Lo stabilisce la legge, ma anche il buon senso. Un impianto che funziona correttamente, infatti, ha un minore impatto sia sui consumi che sull’ambiente.

Anche la caldaia deve essere controllata regolarmente. Oltre alla manutenzione ordinaria, però, va eseguito anche il controllo dei fumi, per verificare l’efficienza dell’impianto.

In questo articolo vogliamo parlare del controllo dei fumi della caldaia, spiegare qual è la differenza con la manutenzione e dare uno sguardo a cosa prevede la normativa vigente.

Manutenzione ordinaria e controllo dei fumi della caldaia: facciamo chiarezza!

Controllo dei fumi della caldaia e manutenzione ordinaria dell’impianto non sono la stessa cosa. Sono due interventi differenti, anche se spesso si tende a confonderli e pensare siano solo due modi diversi per riferirsi allo stesso processo.

  • La manutenzione della caldaia è un controllo generale per accertare il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Durante la manutenzione si procede con la pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione e con tutti gli interventi riportati nel contratto di efficienza energetica.
  • Il controllo dei fumi di scarico, o dell’efficienza energetica, testa la combustione e verifica la concentrazione di ossido di carbonio nell’impianto. Viene effettuato inoltre il tiraggio della canna fumaria, verificato il livello di inquinamento e l’effettivo rendimento dell’apparecchio.

Controllo fumi di scarico: cosa prevede la legge italiana

La legge stabilisce i controlli dei fumi della caldaia ogni quanto vanno effettuati. Il D.P.R. 74/2013, testo di riferimento in materia, indica che la periodicità della revisione, che non è più annuale, ma dipende dalle indicazioni riportate sul libretto – obbligatorio per proprietari e inquilini dell’immobile in cui è montato l’impianto.

La normativa sul controllo dei fumi della caldaia, dell’efficienza energetica e del rendimento di combustione è contenuta nell’allegato A. L’attestato di avvenuto controllo dei fumi di scarico ha durata variabile:

  • 2 anni per caldaie di potenza inferiore a 35 kW e se l’impianto è alimentato a combustibile liquido o solido;
  • 4 anni per impianti alimentati a GPL e per le caldaie fino a 100kW.

Effettuare il controllo dei fumi della caldaia non solo ti mette al riparo da possibili multe – la mancata analisi comporterebbe una sanzione tra i 300 e i 500 euro a proprietario, inquilino e amministratore del condominio – ma riduce il rischio di incidenti anche molto gravi, come fughe di gas, incendi e intossicazioni da monossido di carbonio.

Chi è autorizzato a eseguire il controllo dei fumi della caldaia

Ad eseguire il controllo dei fumi della caldaia deve essere un tecnico abilitato al prelievo dei prodotti della combustione e al controllo dei valori per stabilire se rispettano o meno i parametri indicati dalla legge.

L’azienda Powergas, punto di riferimento per tutto ciò che riguarda gli impianti di riscaldamento e refrigerazione, è specializzata nella manutenzione e nel controllo dei fumi di scarico delle caldaie di tutte le marche.

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